Vertice leader mondiali a Parigi su Ucraina

26 Marzo 2025

Roman PILIPEY / AFP

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Alla vigilia del vertice di giovedì 27 marzo a Parigi, in cui una coalizione di stati che riunisce leader di Europa, Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Turchia discuterà del sostegno all’Ucraina e della difesa contro l’aggressione russa, la segretaria generale di Amnesty International, Agnès Callamard, ha dichiarato:

“Amnesty International chiede ai leader europei e di altri paesi che si riuniscono per riaffermare la loro determinazione a difendere l’Ucraina dalla guerra di aggressione della Russia di dare priorità alla giustizia per l’Ucraina e di porre la protezione dei diritti umani al centro delle loro proposte.

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La Russia ha commesso ogni tipo di crimine di guerra e violazione del diritto internazionale umanitario in Ucraina, tra cui attacchi aerei deliberati e mortali contro civili e infrastrutture civili, torture e sparizioni forzate di civili ucraini detenuti e prigionieri di guerra, nonché esecuzioni e uccisioni di persone in sua custodia. Ha inoltre orchestrato il trasferimento forzato di minori in Russia, la repressione delle identità non russe e una campagna di intimidazione e vessazioni per garantire la sottomissione alle autorità russe in Crimea e in altri territori occupati dalla Russia.

Esortiamo i leader presenti al vertice a fare tutto ciò che è in loro potere e autorità per porre fine a questi crimini atroci, proteggere la popolazione ucraina e garantire il loro diritto alla giustizia, all’assunzione di responsabilità e alla riparazione. Chiediamo che venga data voce a chi è maggiormente colpito dalla guerra di aggressione della Russia e che le loro necessità siano soddisfatte.

Come dimostrano ogni giorno le persone in Ucraina e in molti altri contesti di conflitto nel mondo, la giustizia e la libertà dall’oppressione si conquistano attraverso una resistenza che difende i diritti umani, i valori condivisi e una visione chiara di un futuro migliore e più giusto.

La coalizione di stati europei e di altri paesi deve riconoscere che la sua posizione a sostegno dell’Ucraina si basa su una visione più ampia: una visione della libertà e della sicurezza umana per la popolazione ucraina e per tutte le persone nel mondo; una visione radicata nella promessa della Carta delle Nazioni Unite e della Dichiarazione universale dei diritti umani. I leader di oggi devono difendere questi principi con determinazione, senza paura né favoritismi.

In questo caso, gli aggressori sono le autorità russe e Vladimir Putin, ma molti altri nel mondo, da Benjamin Netanyahu e Donald Trump a Xi Jinping e Nayib Bukele, stanno attivamente minando lo stato di diritto a livello internazionale. Osserviamo con preoccupazione la crescente ascesa di capi di stato sempre più autoritari in tutto il mondo – molti dei quali trovano conforto nella comune ostilità di Putin e Trump nei confronti del diritto internazionale e nella loro volontà di sacrificare la giustizia e i diritti delle persone.

I leader europei, in particolare, devono prestare attenzione a questa tendenza allarmante. Devono respingere i doppi standard che hanno segnato la politica internazionale europea, evidenti nel fallimento nel proteggere la popolazione di Gaza dal genocidio perpetrato da Israele. Se l’Europa non applica il diritto internazionale ovunque, finisce per indebolirlo ovunque.

Al contrario, l’Europa deve costruire una coalizione internazionale diversa, più ampia e molto più forte – una coalizione capace non solo di contrastare le ambizioni bellicose della Russia, ma anche di proteggere i diritti umani e l’ordine giuridico internazionale e multilaterale. Sostenere l’Ucraina significa applicare gli stessi standard a tutti i governi, così come viene fatto nei confronti della Russia. Significa anche far rispettare l’embargo sulle armi al Sudan e correggere tutte le forme di doppi standard. Continuare con un approccio selettivo e incoerente al diritto internazionale priverà la posizione dei leader europei di qualsiasi credibilità a livello globale”.